“Lavorare tutto ciò che esiste” è il mantra del fashion design studio Blue of a Kind, sintesi perfetta del concetto di moda circolare. Niente si distrugge, quindi, ma tutto ritorna a nuova vita partendo da tessuti di stock e abbigliamento esistente. Parole come genderless, seasonless, remade, upcycle e leftover fanno parte del nuovo vocabolario della moda e di una inevitabile attenzione all’ambiente e alle persone.
“Rivoluzione dell’esistente” la chiamano i creativi di Blue of a Kind. Come avviene con la linea Leftover, realizzata con tessuti difettosi o avanzati e tinti con un processo innovativo e super-sostenibile, basato sulla colorazione con polvere di cotone ricavata sminuzzando vecchi indumenti e scarti di produzione. L’acqua utilizzata nel processo viene filtrata e dunque non sprecata.
Il lavoro di Blue of a Kind si focalizza anche su due altri importanti asset della moda contemporanea: capi timeless e genderless dove il jeans è sempre grande protagonista. Pezzi streetstyle e trendy mescolati trasversalmente fra categorie e generi in un equilibrio creativo di classicismo e innovazione per corpi sia maschili sia femminili.