Press Voices
The Style Lift - La moda circolare di Blue of a Kind
“Lavorare tutto ciò che esiste” è il mantra del fashion design studio Blue of a Kind, sintesi perfetta del concetto di moda circolare. Niente si distrugge, quindi, ma tutto ritorna a nuova vita partendo da tessuti di stock e abbigliamento esistente. Parole come genderless, seasonless, remade, upcycle e leftover fanno parte del nuovo vocabolario della moda e di una inevitabile attenzione all’ambiente e alle persone.
“Rivoluzione dell’esistente” la chiamano i creativi di Blue of a Kind. Come avviene con la linea Leftover, realizzata con tessuti difettosi o avanzati e tinti con un processo innovativo e super-sostenibile, basato sulla colorazione con polvere di cotone ricavata sminuzzando vecchi indumenti e scarti di produzione. L’acqua utilizzata nel processo viene filtrata e dunque non sprecata.
Il lavoro di Blue of a Kind si focalizza anche su due altri importanti asset della moda contemporanea: capi timeless e genderless dove il jeans è sempre grande protagonista. Pezzi streetstyle e trendy mescolati trasversalmente fra categorie e generi in un equilibrio creativo di classicismo e innovazione per corpi sia maschili sia femminili.
Economy - Il denim è circolare e... non passa mai di moda
Può esistere la totale (o quasi) sostenibilità nel mondo delle imprese di abbigliamento e moda? Sì, se l’azienda si regge sulle gambe dei sognatori, che prima ancora di lanciarsi nella produzione si fermano a riflettere su cosa voglia dire, davvero, non incidere sul nostro già tormentato pianeta in termini di acqua, colori, metalli, produzione e distribuzione.
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Grazia - Un jeans che fa bene: i denim brand sostenibili da conoscere!
È possibile avere un denim davvero eco-friendly? Ecco i brand più virtuosi da scegliere!
Da sempre, denim e sostenibilità sono considerati due mondi lontani e inconciliabili.
Come mai? I processi di produzione del jeans sono complessi e inquinanti perché richiedono l’utilizzo di tonnellate d’acqua, solventi chimici e tinture ricche di metalli pesanti, tutto questo per il lavaggio di un singolo paio di pantaloni.
Ma qualcosa sta cambiando... I moniti e la sensibilizzazione alla sostenibilità stanno dando i loro frutti e sono tanti i brand “virtuosi” ad aver intrapreso la strada eco-friendly.
Marie Claire - Dalle memorie del denim nascono i jeans più sostenibili del made in Italy
Storia e rivoluzione di Blue of a Kind, il brand italiano che ha fatto del "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma" una dichiarazione d'intenti (couture).
“Un percorso a tentoni, una passeggiata sui cornicioni, una gara di velocità con uno zaino di mattoni sulle spalle… L’avventura più bella della mia vita”. Chiari e scuri, come una montagna di jeans cui dare nuova vita, sono le premesse da cui Fabrizio Consoli è partito per cucire insieme un progetto orgoglio del made in Italy, Blue of a Kind. Un brand di denim sostenibile, molto più di un brand di denim sostenibile.
WU magazine - La collezione denim di Blue of a Kind
Blue of a Kind è un fashion design studio che realizza capi con tessuti preesistenti, coniugando il bisogno di sostenibili con la ricerca del monimo impatto ambientale.
I capi sono infatti prodotti partendo da abbigliamento vintage della moda tra gli anni Settanta e Novanta e tessuti di stock, selezionati accuratamente e rielaborati in modelli nuovissimi.
La linea jeans è realizzata con tessuto difettoso o avanzato, poi tinta con un processo innovativo e sostenibile, basato sulla colorazione con polvere di cotone. Questa è ricavata sminuzzando vecchi indumenti e scarti di produzione, con l’utilizzo di acqua filtrata, che non produce sprechi.
7 Corriere della sera - Upcycling dalla discarica all'armadio: è la sfida della moda (ma senza spreco di energia)
Più complicata a dirlo che a realizzarlo: Upcycling. Riciclare meglio, in realtà. Praticamente senza sprechi di energia.Perché il senso è trasformare l'esistente in qualcos'altro, se possibile più ebllo e di maggior valore.
Nessun processo di distruzione e ricostruzione, insomma. L'esempio più chiaro del fai-da-te: la cassetta di legno che diventa libreria.
Nella moda: le rimanenze in magazzino "ripensate", magari, per far parte di una collezione di due anni dopo.
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Corriere della Sera - Upcycling e a vita alta. Il jeans sostenibile che piace ai giovani.
Blue of a Kind, il progetto di Fabrizio Consoli
Il retro del chiodo è realizzata con la parte alta di un vecchio jeans, usato sottosopra. Anche la minigonna arriva da un pantalone "vintage" tagliato, come facevano in casa con le Singer le ragazze degli anni '60, quando usavano la moda per le loro battaglie.
Il jeans upcycling è una risposta della moda per ridurre i suoi effetti nocivi sul pianeta, prima di tutto gli sprechi. Fabrizio Consoli 45enne vicentino di nascita, una laurea in Economia e la scelta di vivere a Milano per votarla alla moda, racconta che Blue of a Kind, il progetto di denim re-made (in Italy) nato 3 anni fa e che ora, dopo la tragedia della pandemia, acquisisce maggior senso al fine di contribuire a creare un'economia circolare parallela al sistema attuale lineare e dispendioso (si attinge al pianeta per realizzare capi che dopo l'uso, o nuovi, vengono bruciati o finiscono in discarica, si stima al ritmo di un camion al secondo).
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Vogue.it - Denim sostenibile: Blue of a Kind e il progetto Believers
November 27, 2020 - Di Elisa Pervinca Perrini
Denim sostenibile: questo il credo di Blue of a Kind, progetto nato quando Fabrizio Consoli, founder e CEO del brand, ha deciso di dare il via a una riflessione su che cosa significasse la sostenibilità nel mondo della moda e quale fosse il materiale più sostenibile. La risposta? Quello che esiste già. Ecco da qui la scelta di concentrarsi realizzato con jeans esistenti e con materiali di stock e rimanenze e di investire molte energie in ricerca e sviluppo, perché ogni paio di jeans sia il più sostenibile possibile.
The Lifestyle Journal - Il fashion che ama il pianeta
Gli abiti vintage raccontano molte storie. Portano su di loro il segno del tempo e di chi li ha indossati. Ogni rammendatura, ogni piega, ogni strappo rendono un capo diverso da qualsiasi altro.
È su questo che si basa il marchio Blue of a Kind, da un progetto di Fabrizio Consoli. Il marchio nasce nel 2016 dal bisogno di considerare nuove possibilità produttive e un concetto di moda più sostenibile. L’idea è quella di ridurre l’impatto ambientale reinventando completamente l’approccio al design.
chihuahua attitude - Intervista a Blue of a Kind
In questi giorni siamo tutti chiusi dentro le nostre case a causa del distanziamento sociale imposto dall’emergenza del Coronavirus.
Ho chiesto a Fabrizio Consoli, ideatore e co-fondatore di Blue of a Kind una chiacchierata virtuale, per rispondere ad alcune domande riguardanti il suo progetto, etico e sostenibile, di cui volevo portarvi a conoscenza. Di seguito l’intervista che ne ho tratto…enjoy!